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Gli italiani che vogliono lasciare una certezza economica ai figli continuano a preferire l’investimento sul mattone. Il portale Immobiliare.it ha intervistato un campione di persone le cui risposte hanno segnalato che il 51,7% degli intervistati, nel caso in cui avesse la possibilità di acquistare un bene da tramandare ai suoi eredi, sceglierebbe l’investimento immobiliare.

Se si considera il restante 48,3% che non punterebbe sul mattone, ma sceglierebbe altre tipologie d’investimento, si può leggere un cambiamento di tendenza degli italiani.

Carlo Giordano, AD di Immobiliare.it, ha commentato: “Se i dati mostrano come gli italiani siano ancora molto legati alla proprietà immobiliare, ben più di quanto accada nei Paesi del Nord Europa, rispetto agli anni della bolla questa convinzione comincia a vacillare. Nel 2006, infatti, oltre il 60% degli intervistati nel nostro stesso sondaggio dichiarava che avrebbe scelto una casa come bene da tramandare ai propri figli, considerando il momento storico in cui i valori immobiliari continuavano a salire e la domanda si manteneva su livelli molto sostenuti”.

Resta comunque indiscussa la preferenza italiana del mattone. Sulla ricerca si legge: “Chi vorrebbe lasciare un immobile ai propri eredi lo farebbe nel 41,65% dei casi in quanto convinto si tratti dell’unico bene durevole, anche se oltre il 29% lo acquisterebbe perché poco fiducioso nelle possibilità delle nuove generazioni, che difficilmente riusciranno a comprarlo in autonomia. Oltre il 18%, però, ha dichiarato che comprerebbe casa ai figli per evitare che questi sprechino denaro in affitto, percentuale che arriva quasi al 21% al Sud, dove la locazione sembra ancora essere considerata come un “ripiego” alla proprietà”.

Inoltre, il 61,36% delle persone che opterebbe per un investimento immobiliare lo farebbe nella propria città, il 19,02% in uno dei grandi centri italiani, il 13,34% in una località turistica di villeggiatura e il 6,10% all’estero.

Tra chi, invece, preferirebbe opzioni alternative al mattone, “Il 16,52% del campione avvierebbe un’attività di business redditizia da tramandare, l’11,28% sottoscriverebbe una polizza vita, il 14,89% opterebbe per fondi di investimento e prodotti finanziari e solo il 5,60% acquisterebbe oro e diamanti. Analizzando le loro ragioni per non aver indicato la casa, il 43,27% reputa gli immobili come beni troppo costosi da mantenere”.